Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, o ADHD, è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo.
Include difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività. Questi problemi derivano sostanzialmente dall’incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell’ambiente.
La più recente descrizione del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività è contenuta nel DSM-IV, secondo il quale, per poter porre diagnosi di DDAI, un bambino deve presentare almeno 6 sintomi per un minimo di sei mesi e in almeno due contesti; inoltre, è necessario che tali manifestazioni siano presenti prima dei 7 anni di età e soprattutto che compromettano il rendimento scolastico e/o sociale.
I tratti dell’ADHD si evidenziano maggiormente all’interno di contesti strutturati nei quali vengono proposte attività ripetitive e lunghe, magari anche a scarso impatto emozionale, come ad esempio la scuola. In generale si riscontrano grandi difficoltà in quei contesti dove viene richiesto un rispetto delle regole e un elevato indice di concentrazione.
Le manifestazioni più comuni sono:
– disattenzione
– iperattività
– disturbi oppositivi provocatori
– presenza in comorbilità di altre difficoltà, quali ad esempio i disturbi di apprendimento (DSA)
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