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Quando i nostri bimbi mostrano segni di aggressività, noi adulti entriamo subito in stato di allarme. I comportamenti che interpretiamo come aggressivi, spesso però, sono solo dei maldestri tentativi del bambino di entrare in comunicazione con gli altri.

Dobbiamo preoccuparci se il nostro bambino ha comportamenti aggressivi?
Bisogna fare distinzione fra i vari tipi di aggressività. Noi adulti tendiamo a pensare che un bambino aggressivo stia mettendo in atto un atteggiamento negativo, mentre questo non è sempre vero. Esiste, infatti, un’aggressività sana e normale che è il modo naturale con cui i bambini cercano di mettersi in comunicazione con gli altri. Questo comportamento, che noi definiamo in modo errato “aggressivo”, non ha niente a che vedere con l’aggressività causata da ansie o paure. Fra i 2 e i 5 anni solitamente si ha la comparsa di questa aggressività naturale. Il bambino a quell’età è troppo piccolo per riuscire a comunicare verbalmente i propri sentimenti, quindi, per entrare in relazione con gli altri, si avvale del contatto fisico. Non si tratta di aggressività vera e propria, ma di un modo inadeguato e inappropriato di rapportarsi con gli altri (morsi, strattonamenti).

Sgridarlo in questi casi non serve a nulla, perché il piccolo non capisce il collegamento tra la sua voglia di conoscere e il possibile dolore causato agli altri. Cerchiamo invece di spiegargli con molta calma che i morsi e i graffi fanno male ai suoi amichetti.
L’aggressività giocosa, detta anche gioco turbolento, serve a entrare in comunicazione con gli altri. Se ci pensate, anche i cuccioli di animale si comportano così. La conoscenza degli altri passa innanzitutto attraverso il contatto fisico: come noi trasmettiamo amore al bambino toccandolo, così anche lui ha bisogno di toccare gli altri per comunicare.
La contesa per gli oggetti è un classico nei bambini molto piccoli. Non si tratta di aggressività ma, anche in questo caso, di un modo per entrare in comunicazione. Il giocattolo o l’oggetto conteso in realtà è solo un pretesto per confrontarsi con gli altri.

Qual è, invece, l’aggressività cui dobbiamo fare attenzione?
Esiste un tipo diverso di aggressività, che si manifesta quando il bambino cerca di scaricare ansie o paure. In questo caso, è importante cercare di comprendere la causa del suo atteggiamento, perché solo eliminando alla base il disagio che lo turba, il bambino tornerà sereno e abbandonerà il comportamento aggressivo.

Pur di ottenere l’attenzione di mamma e papà, il bambino è disposto anche a farsi sgridare o punire. La cosa che più lo spaventa è essere ignorato. I bambini che si comportano male “solo per farsi vedere”, sono evidentemente bambini che avrebbero bisogno di più attenzione positiva. Se il piccolo ottiene la nostra attenzione quando è tranquillo, non avrà bisogno di combinare qualche guaio per farsi guardare dai genitori. Le strategie di rinforzo positivo in questi casi sono sempre preferibili alle sgridate o alle punizioni.