La scorsa settimana, durante un incontro con uno dei “miei bambini”, mi è stato detto che in quel momento che passavamo insieme settimanalmente, quel bambino, comprava della gentilezza. Ammetto subito di non aver compreso che cosa intendesse, così ho voluto approfondire il suo pensiero. Mi ha raccontato così che, parlando e svolgendo delle attività che lo aiutavano, lui faceva tanta scorta di gentilezza e quella che riusciva ad accumulare l’avrebbe usata a sua volta con altri bambini.
Inutile dire quanto questo suo pensiero mi abbia commossa e mi abbia sinceramente portato a interrogarmi su cosa sia la gentilezza.
Seneca sosteneva che “chi aiuta gli altri aiuta se stesso“. Questa piccola verità è stata dimostrata dai ricercatori dell’Università della California, che ci hanno raccontato la loro scoperta in un articolo dal titolo “Kindness counts“, la gentilezza conta.
Gli studiosi hanno seguito un gruppo di bambini tra i 9 e gli 11 anni, dopo aver chiesto loro di compiere tre atti gentili ogni settimana, per un mese. Risultato? I bambini che hanno praticato la gentilezza sono stati accettati dai compagni in misura significativamente superiore agli altri e hanno rivelato un maggior benessere.
Essere gentili non significa mettere da parte il coraggio e la tenacia, ma semplicemente donare un poco del proprio tempo e delle proprie energie agli altri.
La gentilezza è uno sport che tutti possono praticare. Anzi, mi piacerebbe che tutti voi che state leggendo provaste per un mese, a compiere tre atti gentili ogni giorno.
Se temete di perdere il conto, naturalmente, potrete prendere nota su un taccuino o sullo smartphone dei vostri piccoli gesti gentili. L’importante è essere costanti. Tra un mese, dovreste cominciare ad avvertire l’effetto benefico di questa abitudine.
Il fine della sfida e della gentilezza non è uno “scambio di favori”. Questo avviene in molti casi, ma non sempre. Il vero benessere non deriva dall’aiuto che si dovrebbe ricevere in cambio, ma dall’atto di donare se stessi agli altri. Le azioni gentili ci fanno sentire grandi e, giorno dopo giorno, ci trasformano in persone autorevoli, assertive e luminose.
BIBLIOGRAFIA
Layous K, Nelson SK, Oberle E, Schonert-Reichl KA, Lyubomirsky S (2012) Kindness Counts: Prompting Prosocial Behavior in Preadolescents Boosts Peer Acceptance and Well-Being. PLoS ONE 7(12): e51380. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0051380