Skip to main content

Usare senza paura gli strumenti compensativi

Per un bambino con dislessia, o in generale con disturbi di questo genere, l’apprendimento è possibile con risultati ottimali, se la scuola e la famiglia comprendono il diverso funzionamento di questi bambini e si adattino permettendo di utilizzare gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione.
Sono strumenti utili a tutti i bambini, infatti molti insegnanti ne permettono l’uso all’intera classe, consci del fatto che il bambino che può farne a meno li lascerà da parte spontaneamente, ricorrendo alla memoria. Il bambino con DSA, invece, potrebbe ritenerli necessari ed è necessario che, dunque, ne faccia uso.
Alcune misure e alcuni strumenti :

Per la dislessia:

  • esonero dalla lettura ad alta voce;
  • utilizzo di sintetizzatori vocali o audiolibri per la lettura e studio;
  • uso di mappe e tabelle per lo studio della grammatica (coniugazione del verbo, parti del discorso, mappe per l’analisi logica e grammaticale, ecc) e per lo studio delle materie orali (sintesi, riassunti o mappe concettuali).

Per la disortografia, oltre ai sussidi precedentemente elencati:

  • utilizzo del PC con correttore ortografico;
  • possibilità di presentare tesine o ricerche scritte a computer e non a mano;
  • verifiche da svolgere con l’ausilio del PC.

Per la disgrafia:

  • in particolare la possibilità, come per la disortografia, di privilegiare il PC alla scrittura a mano.

Per la discalculia:

  • utilizzo della calcolatrice nelle situazioni più gravi;
  • uso di tabelle (tavola pitagorica, tabella per le equivalenze, sintesi delle regole difficili da ricordare, ecc).

Altri interventi chiave a casa

Un intervento a casa permette di dare spazio a ciò che la scuola spesso non ha il tempo di fare. Oltre all’insegnanto dell’uso degli strumenti compensativi, è importante a casa dedicare tempo, sia durante la scuola primaria che soprattutto alla scuola media, allo studio individuale. Il bambino deve essere portato a impadronirsi di un metodo di studio efficace nonostante le sue difficoltà. Questo vuol dire, per un ragazzo DSA, poter costruire delle sintesi per lo studio oppure delle mappe (e magari poterle usare durante verifiche e interrogazioni, in base a ciò che dice la relazione clinica in proposito). L’ideale sarebbe portare il ragazzo a creare delle mappe da solo, perché creandole si impadronirà anche dei concetti chiave, ma in base all’età si può scegliere di aiutarlo in più modi, anche con mappe già pronte per i più piccoli o i bambini più in difficoltà.
Altro intervento utile da fare a casa è l’abitudine al lavoro sulla comprensione del testo: imparare a individuare le parole chiave, i concetti importati… li aiuterà sia nello studio che nelle comprensioni che verranno proposte a scuola: è fondamentale che imparino a non tirare a indovinare per fare meno fatica ma a ricercare le informazioni nel testo.