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Prima di tutto bisogna partire da cosa si considera per Autostima ed Autoefficacia.

Per autostima si intende il confronto tra l’immagine che ciascuno ha di se stesso e l’immagine di ciò che si vorrebbe essere (Alice W. Pope – 1992).

Le sue componenti sono: la responsabilità personale, la valutazione di sè, la consapevolezza di sè e l’accettazione di sè.

Per autoefficacia percepita, invece, si intende la capacità generativa che serve ad orientarare le singole sotto-abilità cognitive, sociali, emozionali e comportamentali in maniera efficiente per assolvere a determinati scopi.

L’autoefficacia influenza i livelli di sforzo e perseveranza, la vulnerabilità allo stress, le scelte e le aspirazioni e, quindi, in generale, la qualità della prestazione.

I problemi in questo campo possono essere una valutazione negativa di se stessi unita al non essere in grado di portare a termine un compito, che riducono notevolmente le risorse attentive.

Per ovviare a questi problemi è importante svolgere interventi abilitativi che permettano di scoprire e lavorare sui propri punti di forza per arrivare a svolgere “esperienze di successo” che portino ad un aumento della propria autostima.

In questo aspetto è importante utilizzare le emozioni positive che aiutano ad aumentare la possibilità di apprendimento.

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